I pescetti lessi, Lucano e le elezioni regionali in Calabria (video)
A Riace è deflagrato il fenomeno delle sardine? Se lo ha fatto è stato senza botto, vista la scarsa affluenza. Una presenza paradossale, che secondo la responsabile di Rec News intervistata da RPL pone di fronte a due aspetti
Quattrocento sardine a Riace? “A me sembra – è quanto ha detto la responsabile di Rec News ai microfoni di RPL nel corso della trasmissione “Potere al popolo” – che ci fossero quattro gatti. Repubbica ha parlato di quattrocento sardine ma è stata smentita dallo stesso Huffington Post. E’ chiaro – ha proseguito l’interessata rispondendo alle domande del giornalista Sammy Varin – che le sardine non siano ispirate dalla gente comune e dai problemi del Paese, altrimenti saprebbero che a Riace Lucano ha fatto danni che tuttora i cittadini sono costretti a pagare”.
Dal minuto ’37 l’intervista alla responsabile di Rec News
Da un lato l’ignoranza sulla vera Riace, dall’altro la difesa di un modello criminale
“Bisognerebbe poi capire – ha proseguito Bartucca – quale tipo di modello le sardine stiano difendendo, e questa forse sarebbe una buona domanda da girare ai leader o ai capetti del movimento. L’unico modello che si riesce a intravedere – ha detto – è uno di tipo criminale, che tra l’altro è stato delineato dal procuratore Luigi D’Alessio. Alla retorica dell’accoglienza e a una Riace ripopolata dai migranti può credere solo chi a Riace non ci è mai stato, perché la verità è che Lucano ha fatto danni anche ai commercianti del luogo con i pocket money e il resto del sistema che ha messo in piedi. Per il resto, è chiaro che si tratti di operazioni propagandistiche in vista delle elezioni regionali”.
Radio libera chiama, informazione libera risponde
Sammy Varin, che con “Potere al popolo” dà voce al panorama indipendente dell’informazione, della musica ma anche della società civile, ha inoltre fatto il punto sulla recente attività di Rec News. In particolare si è soffermato sul report del Miur sulla presenza di stranieri nelle scuole di cui abbiamo dato conto. ” E’ un fenomeno preoccupante – ha detto la giornalista e autrice – che ci racconta anzitutto che le nostre nuove generazioni complice la crisi non hanno libero accesso all’istruzione, e poi che effettivamente è in corso quella sostituzione etnica spesso invocata che sta facendo scomparire gli italiani dal mondo del lavoro, dalle pubblicità e ora anche dalla scuola”.
Intanto si registra la voglia di cambiamento
Altro argomento affrontato nel corso della trasmissione è stata la possibile uscita dall’Ue e dall’euro, sulla scorta del nostro sondaggio sull’Italexit. “Sentiti più di mille lettori e tastato il polso dei nostri canali social – ha detto Bartucca – si è registrato una sorta di plebiscito a favore dell’uscita. Un risultato che dovrebbe far riflettere un po’ tutti i partiti e soprattutto quelli che in passato si sono dimostrati critici verso Bruxelles, anche perché la congiuntura internazionale, dalla Brexit a Trump che ha salutato l’Italia come un possibile partner commerciale in caso di uscita dall’Ue, sta cambiando, e un nuovo governo dovrebbe sicuramente tenerne conto”, ha concluso.
POLITICA
Audio-intervista a Zaira Bartucca |Le incoerenze della Farnesina e dell’Ue
Dall’Italia e dall’Ue doni e finanziamenti prendono ogni giorno il largo verso l’Africa o l’America Latina. Perché allora in patria e a Bruxelles si fa sempre la conta degli spiccioli? Intervista di RPL alla nostra responsabile Zaira Bartucca
La responsabile di Rec News Zaira Bartucca è intervenuta nel corso del programma radiofonico di RPL “Potere al popolo”, condotto da Sammy Varin. In chiusura, si è parlato della tentata smentita della Farnesina su una donazione da 50 milioni alla Tunisia. “In realtà – ha spiegato Bartucca – si tratta un’ammissione in piena regola. In pratica il ministero degli Esteri ha risposto all’articolo di Libero, però lo ha fatto manifestando tutta una serie di contraddizioni su cui noi di Rec News ci siamo soffermati“.
Frantoi, ambulanze e risorse per le Forze dell’Ordine irachene. Intanto in Italia era emergenza Xylella, sicurezza e sanità
“Non è la prima volta – ha continuato – che questo ministero fa regali agli altri: solo alla fine dello scorso anno ha finanziato dei frantoi in Afghanistan mentre la Puglia era distrutta dalla Xylella, ha pagato dei corsi per poliziotte irachene mentre le nostre Forze dell’Ordine andavano in giro senza equipaggiamento con stipendi da fame, e poi ha avuto anche l’idea di regalare dieci ambulanze all’Africa mentre in Italia si muore per strada perché gli ospedali non sono in grado di garantire a tutti un intervento tempestivo”.
Intanto intanto l’Ue destinerà 450 milioni al Marocco e 250 milioni alla Tunisia
“Poi visto che la Farnesina si può permettere tutte queste uscite in forma di prestiti o di donazioni viene da domandarsi: ma i soldi in Italia ci sono o non ci sono? Perché in Italia – ha puntualizzato la nostra responsabile – stiamo sempre a fare la conta degli spiccioli e lo stesso accade in Europa quando si parla dell’Italia. Come se non bastasse, in questi giorni la stampa francese ha scritto che l’Unione europea destinerà 450 milioni al Marocco e 250 milioni alla Tunisia, e intanto l’Italia che è uno stato membro è in piena emergenza economica. Secondo me è una cosa vergognosa”.
“Da noi nessun interesse a fare, come altri, inutile allarmismo”
In conclusione, Bartucca ha detto che “Rec News continuerà a fare informazione libera fregandosene delle task-force in stile Minculpop: siamo un sito indipendente che non percepisce alcun finanziamento e dunque a differenza della stampa e dei siti commerciali non abbiamo alcun interesse a distorcere la realtà facendo inutile allarmismo”.
COVID
Coronavirus, l’emergenza è reale? Intervista di RPL a Zaira Bartucca
Il decreto Conte, lo studio sui falsi positivi e il caso emblematico della Regione Veneto. L’Italia è davvero la pecora nera d’Europa o c’è dell’altro?
In Italia l’emergenza legata al Coronavirus (da distinguere dalla semplice dichiarazione dello stato di emergenza) è reale? Se lo è domandata la responsabile di Rec News, intervenuta nella trasmissione Potere al popolo e intervistata dal giornalista Sammy Varin. “Vorrei partire – ha detto Zaira Bartucca – dal titolo di un articolo di opinione che abbiamo pubblicato su Rec News: “A chi giova il Coronavirus? A chi fa bene? Chi ci guadagna? Ce lo siamo domandati allertati da una serie di stranezze e abbiamo individuato dei settori specifici che in Italia possono trarre vantaggio dal far passare l’idea di una situazione di emergenza. Se per esempio fosse vero che il virus è in grado di diffondersi a macchia d’olio, allora sarebbe inverosimile che in Europa abbia colpito significativamente solo l’Italia lasciando quasi immuni altri territori, compresi quelli più vicini alla Cina”.
I falsi positivi documentati da uno studio a diciotto mani
“Il cinque marzo inoltre – ha proseguito l’interessata – il National Center for Information Technology ha pubblicato uno studio firmato da nove medici che dice che i tamponi fatti a chi è entrato in contatto con una persona con il coronavirus, nell’80,33 per cento dei casi fanno registrare dei falsi positivi. Un falso positivo come tutti sanno è un errore che in questo caso fa registrare la presenza del Coronavirus quando in realtà non c’è. Quello che stupisce è che in questo momento tutti facciano allarmismo ma nessuno si preoccupi di menzionare uno studio che da solo potrebbe ridimensionare le proporzioni di questa presunta epidemia“.
Il caso di Vo: i dati incrociati smentiscono che ci sia stata un’emergenza
“In Italia, per esempio – ha proseguito la responsabile di Rec News – abbiamo avuto il caso di Vo, che abbiamo trattato pubblicando un documento della Regione Veneto e di Azienda Zero. In pratica su tremila abitanti circa sono stati effettuati 2778 tamponi, e quando il tampone si ripeteva più volte nella metà dei casi dava esito positivo, nell’altra metà esito negativo. L’Italia come è noto in Europa è stata quella che si è lanciata più di tutti sui tamponi, anche su input di virologhi come Andrea Crisanti. Ma non è che questo, per dare retta allo studio dell NCBI, ha fatto registrare da un giorno all’altro tutta una serie di falsi positivi che ci hanno fatto allarmare senza motivo?“
Il decreto Conte e il “virus nottambulo”
Bartucca è entrata anche nel merito dell’ultimo decreto Conte: “Come mai – ha detto – il virus non si manifesta negli uffici postali, nelle banche, nelle sedi delle assicurazioni e nei centri estetici e perché è nottambulo, nel senso che preferisce uscire sempre dopo le 18? Come mai sono aperte le pompe funebri ma non si possono fare messe e funerali? Sono aspetti forse insignificanti ma che potrebbero dirci che in realtà si potrebbe trattare di pretesti che servono per esporci ancora di più all’Unione europea e per vedere fino a che punto ci si può spingere dal punto di vista del controllo“.
“Porre fine al monopolio dei dati che lascia spazio a manipolazioni. Ogni organismo pubblichi bollettini autonomi”
“Da giornalista – ha proseguito – penso di parlare a nome di più di un collega se dico che in una situazione complessa come questa non può esserci un solo organismo che detiene il monopolio dei dati e nemmeno la nomina di un commissario aiuta in questo senso. Ricciardi, Borrelli e da oggi il commissario Arcuri non possono fare i frati indovini della situazione e comunicare cifre che non possono essere verificate. Ogni organismo e anche le Regioni dovrebbero rendere pubblici bollettini autonomi con tutti i dettagli relativi ai casi, e questi dettagli dovrebbero comprendere la nazionalità degli infetti, l’età, le patologie pregresse e tutti i dettagli relativi al ricovero. È inverosimile che i dati siano unificati, perché in questo modo anche grazie alle chiusure imposte da Conte si aprono le porte a ogni sorta di manipolazione“, ha detto prima di anticipare alcuni dati relativi alla Calabria.
POLITICA
Sardine a Riace, il punto domani a RPL con Zaira Bartucca
L’appuntamento è per martedì 7 gennaio con la trasmissione “Potere al popolo” condotta dal giornalista Sammy Varin
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A venti giorni esatti di distanza dalle elezioni regionali, Lucano non rinuncia ai momenti di propaganda. A giochi ormai fatti, sembra infatti che l’ex sindaco di Riace sia comunque risoluto ad accaparrarsi un posticino, fosse anche come tappabuchi nei via vai che periodicamente interessano Palazzo Campanella. Un po’ quello che voleva fare con il Pd, Leu e chiunque altro gli avesse permesso di tenere lontani i suoi guai giudiziari. E così oggi, di fronte a una piccola platea di pescetti lessi, si è dovuto assistere all’ennesimo sermone dal tono elettorale.
Le sardine difendono Lucano anche dopo l’ennesimo avviso di garanzia per falsificazione
Nel fiorire di retorica buonista e anti-salviniana (è il politico a fare da collante a un movimento che a quanto pare non ha nulla da dire) non una parola è stata spesa in relazione all’avviso di garanzia ricevuto da Lucano a fine dicembre. L’ennesimo, in cui si contesta all’ex sindaco l’aver falsificato documenti pubblici ai tempi della sua amministrazione, azione che secondo gli inquirenti che hanno lavorato al primo filone di inchiesta avveniva con l’ausilio dell’attuale consigliere di minoranza Maria Caterina Spanò.
Il “modello” difeso? Lo sfruttamento dei migranti che fa bene alle proprie tasche
Ma neanche il fatto che gli sia stato contestato l’ennesimo illecito civile ha scoraggiato oggi le (poche) sardine accorse oggi a Riace, affinché non si spenga l’ormai debole fiammella del sindaco eroe dell’accoglienza (immaginata). Quella che fa bene alle proprie tasche prima che agli ospiti, e che abbiamo imparato a conoscere soprattutto grazie a diversi episodi di sfruttamento da parte della criminalità organizzata.
Anche a “Potere al popolo” si parlerà dei pescetti
Sull’argomento interverrà domani la responsabile di Rec News. Autrice del libro I padroni di Riace, Zaira Bartucca sarà ospite – a partire dalle 13 – del programma radiofonico di RPL condotto dal giornalista Sammy Varin “Potere al popolo“. Canale 740 del digitale terrestre, disponibile anche in streaming.
POLITICA
Crisi di governo e possibili scenari, Zaira Bartucca intervistata da RPL (Audio)
Nella puntata della trasmissione “Potere al popolo” condotta da Sammy Varin si è parlato della “strana coppia” composta dal Pd e dal M5S, del rapporto con l’Europa e di sistemi “pericolosi” che potrebbero tornare, come quello Riace o Bibbiano
Il giocattolo si è rotto e, probabilmente, per ricomporlo non sarà sufficiente un rimpasto. Si legga pure governo istituzionale, cioè quello che consentirebbe di salvare il salvabile e di impostare quanto si era messo in agenda, dalle riforme economiche alla conservazione delle frontiere, da un rapporto diverso con l’Europa alle misure per la crescita dell’Italia nel suo complesso. Ma si tratta di uno scenario praticabile o saranno le altre due ipotesi (quella di un governo tecnico o di larghe intese tra Pd e M5S) a prevalere? Sull’argomento è intervenuta la responsabile di Rec News Zaira Bartucca, questo pomeriggio ospite della trasmissione “Potere al Popolo” condotta da Sammy Varin.
I possibili scenari
“Se guardiamo ai tre possibili scenari – ha detto Bartucca – un governo di larghe intese tra Pd e M5S non sarebbe assolutamente espressione del sentire popolare e ci farebbe retrocedere economicamente. L’Europa chiede che l’Italia sia la nuova Grecia e sia i renziani che gli altri sono pronti a svenderla. Per quanto riguarda un possibile governo tecnico, lo scenario internazionale è cambiato assieme al livello di consapevolezza degli italiani, quindi pensare a personaggi alla Monti o alla Cottarelli non farebbe che lasciare spazio a possibili sommosse popolari sull’esempio di quanto sta già succedendo in Francia o in Cina. Forse anche in maniera peggiore, visto che gli italiani sono già da diverso tempo sotto pressione per la questione migranti. Un governo istituzionale e dunque un rimpasto potrebbe permettere di conservare i progressi fatti nel corso del governo passato in tema di gestione dei migranti e nell’istituzione di un rapporto meno supino con l’Unione europea, ma se non si riescono a tenere più le fila di tutto è ovvio che bisogna andare ad elezioni anticipate per capire cosa vogliono gli italiani”.
Quei sistemi “pericolosi” che potrebbero tornare
“Sistemi come questi – ha chiesto il conduttore Sammy Varin – potrebbero tornare in auge con un’alleanza Pd-M5S?”. Per quello che riguarda il borgo reggino la risposta si può desumere dal libro I padroni di Riace che la responsabile di Rec News ha presentato, ma anche nei legami tra i “cosiddetti democratici” e i dem d’oltralpe, che condividono piattaforme e metodi di finanziamento. “Per quanto riguarda Bibbiano – la risposta – la questione è anche più ampia e grave perché c’è un filo rosso che lega i cosiddetti democratici italiani agli altri. Negli Stati Uniti per esempio i dem sono quelli di Clinton e Obama, di Epstein e dello scandalo Pizzagate, che non è una teoria cospirazionista ma un’inchiesta portata avanti dai giornalisti investigativi di Wikileaks. C’è un disegno di distruzione della famiglia e della famiglia naturale in particolare e ci sono – ha concluso ricordando il nostro Osservatorio Minori e Tv – mire di sfruttamento dei più piccoli e della cancellazione della loro innocenza”.