Zaira Bartucca: “Mai dette quelle frasi”. A che punto è l’azione legale contro Gayburg
Due denunce, un’istanza di sequestro preventivo/oscuramento e tre memorie presentate alla Procura della Repubblica di Roma per tutelarsi rispetto al sito diffamatorio
La responsabile di Rec News Zaira Bartucca precisa di non aver mai compiuto esternazioni di natura personale, in forma scritta o parlata, in privato o in pubblico, sui medici che si stanno occupando di coronavirus. La pesante illazione è comparsa su un sito di disinformazione rivolto ai gay che i primi risultati investigativi mostrano vicino a piattaforme come Open Democracy e a partiti come Possibile. I rilevamenti sono oggetto di ulteriori verifiche.
Pubblichiamo la lista di 30 farmaci e lo studio medico correlato (Pdf)
Nell’articolo – se così si può definire – l’anonimo autore o più probabilmente autrice, ha inteso colpire il lavoro di cronaca di Rec News, che ha dato conto della conferenza stampa dell’epidemiologo Gennady Onishchenko in cui sono stati presentati ben trenta farmaci che sono in grado di curare il nuovo coronavirus. Contestualmente alla presentazione e alla diffusione del traguardo medico da parte dell’agenzia di stampa Interfacs, il ministero della Salute russo metteva a disposizione la lista di medicinali, accompagnata da uno studio medico (in basso, nel file). Il lavoro, come scritto, è stato inoltre suffragato dai medici cinesi, che parallelamente e in autonomia sono giunti alle medesime conclusioni.
Attaccata la responsabile di Rec News, che non ha neppure scritto l’articolo
Nonostante si trattasse con ogni evidenza di un articolo di cronaca, per giunta scevro da ogni opinione e non firmato né redatto dalla responsabile di Rec News, il sito in questione titolava “Zaira Bartucca dice che la sua Russia avrebbe una cura per il coronavirus, ma tace su alcuni dettagli”. In questa sede, si affermava che la giornalista investigativa “non abbia remore a sostenere che i medici siano tutti dei deficienti, perché lei assicura che i suoi venerati amichetti russi sarebbero in possesso di una cura miracolosa”. In tale paradossale e diffamatorio contesto, Rec News veniva inoltre indicato come un “sito di propaganda filo-russo”.
A che punto è l’azione legale contro il sito di fake news rivolto ai gay
Si tratta dell’ennesimo attacco del sito di fake news vicino a certa politica progressista. In totale il sito ospitato dall’azienda italiana Aruba ha confezionato ben quindici articoli sulla responsabile di Rec News, tutti oggetto di azione penale. Si specifica che in data 30/05/18 Zaira Bartucca ha sporto una prima denuncia/querela per quanto riguarda l’attività bullizzante promossa dal sito su Twitter tramite account fake correlati, una seconda l’otto giugno del 2018. Il 28/02/2019 presso la Procura della Repubblica di Roma veniva inoltrata istanza di sequestro preventivo/oscuramento del sito di disinformazione bloccato persino da Google. Alla Procura in oggetto e alla Polizia postale sono inoltre state consegnate tre memorie, l’ultima delle quali – stando a quanto comunicato dal legale difensore – datata 02/03/2020.
ATTUALITA'
Prove scritte concorso insegnanti, i primi dati del ministero
Si sono concluse le prove scritte del concorso per la Scuola dell’Infanzia e per la Primaria e stanno procedendo quelle per la Secondaria. I posti messi a bando complessivamente sono 44.654. Si sono svolti lunedì 11 (sessione mattutina e pomeridiana) e martedì 12 marzo (sessione mattutina) i tre turni di prove scritte del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 15.340 docenti, su posti comuni e di sostegno, nella Scuola dell’infanzia e nella Scuola primaria.
Mercoledì 13 e giovedì 14 marzo si sono svolte le prime quattro delle dieci sessioni di prove scritte del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 29.314 docenti, su posti comuni e di sostegno, nella Scuola secondaria di I e II grado. I candidati presenti alle tre sessioni per la Scuola dell’infanzia e per la Primaria sono stati 55.676, dei quali 44.615 sono stati ammessi alla prova orale. I candidati presenti ai primi quattro turni per la Secondaria di I e II grado sono stati 130.252, dei quali 113.543 sono stati ammessi alla prova orale.
ATTUALITA'
Bimbo nato morto a Palermo, la Procura apre un’inchiesta per presunte negligenze
È stata aperta un’inchiesta sulla tragedia avvenuta la notte del 5 novembre all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo, dove un bimbo è nato morto. I genitori hanno presentato una denuncia ai Carabinieri e la Procura indaga sull’accaduto. Sulla vicenda è intervenuta l’associazione Codici, che ha deciso di presentare un esposto.
“Di fronte al dramma che si è consumato è doveroso fare chiarezza”, afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici. “Stando alla denuncia della famiglia, ci sarebbero state delle gravi lacune negli ultimi controlli. Come associazione siamo impegnati da anni in battaglie legali contro la malasanità. Non possiamo dire se quanto accaduto a Palermo sia l’ennesimo caso, di sicuro bisogna fare chiarezza e giustizia, nel caso dovessero emergere mancanze o errori”.
“Dalle ricostruzioni fornite dai parenti – prosegue la nota inviata dall’associazione – emerge, in particolare, il comportamento di un’ostetrica, che avrebbe deciso di non effettuare il tracciato la notte della tragedia, somministrando soltanto una medicina prescritta nei giorni precedenti. Un farmaco che sarebbe stato indicato pochi giorni prima al momento del ricovero in ospedale, dove la donna si era recata per una visita di controllo e dove sarebbe stato deciso di indurre il parto data l’alterazione della pressione sanguigna ed essendo alla 38esima settimana”.
“La sera del 5 novembre, stando sempre a quanto denunciato dalla famiglia, il tracciato era regolare e la donna sarebbe stata invitata dall’ostetrica smontante a presentarsi in sala travaglio per un nuovo tracciato e la somministrazione del farmaco. Come detto, la nuova ostetrica di turno non avrebbe effettuato il tracciato, ritenendo che non ce ne fosse bisogno. Nel giro di poche ore, però, la situazione sarebbe precipitata, fino al taglio cesareo d’emergenza intorno alle 23.30 ed il bimbo che è nato morto. Una gravidanza normale finita in tragedia. Alla magistratura il compito di fare chiarezza”, concludono dall’associazione.
ATTUALITA'
Assicurazioni RC Auto e clausole vessatorie, Codici: “Rispettare norme in vigore”
Nei contratti Rc Auto sarebbero presenti clausole vessatorie che violano le norme sulla concorrenza. È il motivo dell’azione legale congiunta promossa dalle associazioni dei consumatori, a cui partecipa anche Codici, che ha portato alla presentazione di numerosi esposti all’Antitrust per segnalare il comportamento ritenuto scorretto di diverse compagnie di assicurazioni.
“Alcune importanti società – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – applicano ai clienti clausole vessatorie in merito alla riparazione danni dei veicoli. Il tutto in piena violazione delle norme vigenti, che vietano alle compagnie di imporre agli assicurati gli operatori a cui rivolgersi per gli interventi sulle auto. Questa vicenda, a nostro avviso, è emblematica del potere delle lobbies. Hanno un’influenza enorme, che purtroppo esercitano in maniera negativa.
Le lobbies danneggiano l’interesse pubblico e gli interessi dei cittadini. È una realtà che non può più essere ignorata, ma che anzi deve essere presa in considerazione ed affrontata. Tornando alla vicenda delle assicurazioni e delle clausole vessatorie, la legge sulla Concorrenza del 2017 all’articolo 1 comma 9 prevede ‘per l’assicurato la facoltà di ottenere l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato avvalendosi di imprese di riparazione di propria fiducia’. Le compagnie assicurative, tuttavia, anche attraverso le reti agenziali e peritali, richiamando clausole contrattuali illegittime, condizionano pesantemente i danneggiati nella scelta del riparatore, indicando le carrozzerie presso cui eseguire obbligatoriamente gli interventi e limitando così la libertà del consumatore ed il suo diritto ad ottenere una riparazione a regola d’arte.
Una prassi vessatoria, contraria al quadro normativo comunitario in tema di concorrenza (articolo 101 TFUE), ed in piena violazione sia dell’articolo 16 della Carta Diritti Fondamentali UE sulla libertà d’impresa, sia dell’articolo 41 della Costituzione che tutela il diritto alla libera iniziativa privata. Dicevamo prima del potere delle lobbies. Ebbene, proprio in questi giorni alcuni emendamenti bipartisan al Ddl Concorrenza hanno tentato di bloccare tale pratica illegale, ma la lobby delle assicurazioni è riuscita ad ottenerne lo stop in sede parlamentare. Il tutto, è evidente, ai danni dei consumatori. Non è più possibile subire situazioni del genere. Per questo, oltre agli esposti all’Antitrust, siamo intenzionati anche a presentare al Governo ed al Parlamento una proposta condivisa affinché nel Ddl Concorrenza sia rafforzata la protezione dei diritti degli assicurati sancita nel 2017”.
ATTUALITA'
Diplomifici, parte l’indagine ispettiva del MIM. Reclutati 146 ispettori
In merito all’indagine di Tuttoscuola sul fenomeno dei “diplomifici” dal titolo «Maturità: boom dei diplomi facili», il Ministero dell’Istruzione e del Merito avvierà una indagine ispettiva. Nel frattempo, sarà bandito a breve un concorso per il reclutamento di 146 ispettori che porterà a saturare l’organico attuale (190 Posti). “Sotto il profilo normativo – fa sapere il MIM – verranno valutati alcuni correttivi che diano più strumenti in sede ispettiva per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità. Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici”.