REGIONI
Domenica delle Palme, cosa si festeggia, riti e tradizioni
Con la ricorrenza della Domenica delle Palme – come sanno in molti – si ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme accolto dalla folla che lo acclama come Re, agitando ramoscelli di ulivo e di Palme. Queste piante si usano ancora oggi nel corso delle celebrazioni eucaristiche che si svolgono in questo giorno e, benedette, si regalano a familiari e amici per buon augurio. Il racconto dell’ingresso di Cristo a Gerusalemme è menzionato da tre dei quattro Evangelisti: i Vangeli di Matteo e Marco parlano di rami di alberi, mentre Giovanni parla in maniera più specifica di Palme.
La Palma – che tradizionalmente si intreccia e orna di nastri colorati – è il simbolo della Fede, mentre il ramoscello di ulivo è simbolo di Pace e di rinascita. L’Italia è ricca di riti e tradizioni legate alla Domenica delle Palme. Tra i primi, il più importante è la benedizione dei ramoscelli di palma e di ulivo. Le seconde sono legate anche a ricette antiche che variano di regione in regione, che adornano le tavole dopo le restrizioni della Quaresima.
In Sicilia oggi si porta in tavola il Biancomangiare, un dolce candido fatto di latte e mandorle che con i suoi colori rimanda alla purezza. Si tratta di una ricetta antichissima di epoca medievale, infatti è presente in alcuni ricettari del XII secolo. In Puglia si preparano invece i Bocconotti, dolcetti di pasta frolla ripieni di crema pasticcera e amarena. In Toscana invece non c’è Domenica delle Palme senza Ciorchiello, ciambella profumata d’anice con dentro uvetta passa.
In Liguria la ciambella (Canestrello) si può fare anche più elaborata per ospitare un uovo al suo interno e diventare un vero e proprio cestino decorato con zuccherini colorati: è il Cavagnetto, che in Calabria si chiama invece Cuzzupa e può avere varie forme. Oltre ai dolci, la tradizione vuole che oggi si portino in tavola uova – simbolo per eccellenza del periodo pre-pasquale e pasquale – spinaci, in alcune regioni ceci e preparazioni varie con ripieno.
DOC
Illeciti lungo le coste, i numeri del report “Mare Monstrum”
Legambiente ha presentato il nuovo report “Mare Monstrum 2024” con i numeri degli illeciti ambientali lungo le coste italiane. Il Lazio si posiziona al quinto posto tra le peggiori regioni per numero di illeciti, con 1.529 reati in un anno: 1.626 sono state le persone denunciate, 7 quelle arrestate, 334 i sequestri effettuati, 2.450 gli illeciti amministrativi, 2.470 le sanzioni amministrative e 18.035.897. Sono complessivamente 11 ogni km di costa le infrazioni nella Regione.
“I crimini ambientali lungo le coste del Lazio mettono a dura prova la qualità del nostro mare – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio –, l’attenzione va tenuta altissima contro ogni abuso edilizio che continua ad essere il reato principale, ma anche per contrastare i reflui non depurati, la pesca illegale e tutte le violazioni del codice della navigazione nel settore nautico. Con i nostri volontari e grazie alle nostre campagne, continuiamo come sempre a generare centinaia di momenti di pulizia, individuare criticità nei sistemi di depurazione, analizzare con la citizen science gli elementi di maggior impatto tra i rifiuti abbandonati; c’è però bisogno che le amministrazioni alzino l’attenzione contro gli ecoreati sul mare, senza giustificazioni o condoni come quelli che invece sta continuando a proporre il consiglio regionale e che continuiamo a ritenere un percorso devastante per l’ambiente e per la qualità della vita nei nostri territori: gli abusi vanno abbattuti e non sanati”.
617 sono infatti i reati di abusivismo edilizio, 518 sono i reati di mare inquinato da smaltimento illecito di rifiuti, scarichi illegali e maladepurazione. Sono poi 262 i reati legati alla pesca illegale con 12.596 kg di prodotti ittici sequestrati, e infine 132 sono le violazioni del Codice della navigazione e nautica da diporto. I numeri del rapporto sono elaborati da Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto per il 2023.
LAZIO
Roma, aria di riqualificazione per Spinaceto
Largo Cannella, l’anfiteatro e il cosiddetto “Manufatto” di Spinaceto saranno riqualificati. E’ finalmente la volta buona per i luoghi simbolo del quartiere residenziale di Roma Sud, nato nel 1962 sotto la spinta dell’idea di un luogo a misura di cittadino. Un sogno radicato nel polmone verde della Capitale, che però si è concretizzato a singhiozzi. E i segni si notano ancora oggi: nelle aspirazioni mal riposte dei due complessi Garda, nelle sacche di degrado e – tuttora – nella carenza di determinati servizi per il cittadino. Ma ecco cosa cambierà.
Per il Manufatto una “Città dei 15 minuti” in miniatura
Il Manufatto, edificio polifunzionale ripetutamente vandalizzato, verrà riqualificato nell’ambito del masterplan “Città dei 15 minuti”, approvato il 27 luglio del 2023 per il quale sono stati già stanziati 1,5 milioni di euro. Si parla tanto di Città dei 15 minuti spesso per criticarla, ma in questo caso gli interventi promossi permetteranno di sanare i numerosi casi di occupazioni abusive da parte di associazioni non in regola e di insediare una serie di servizi: attività sportive al piano terra, uffici di co-working e alloggi per gli studenti al primo piano, aree adibite a verde per mettersi al riparo dalla calura estiva.
Non sarebbe invece restituito alla cittadinanza tutto il seminterrato, che secondo i piani dell’amministrazione comunale dovrebbe essere assegnato alla Protezione Civile. Il progetto dello Studio Pineschi De Pasqale prevede poi la la collocazione di pannelli fotovoltaici.
Anche l’anfiteatro che piace ai partiti verrà riqualificato
Anche l’anfiteatro o “piazzetta rossa” verrà riqualificato tramite interventi di manutenzione e pulizia straordinari. E’ qui che si svolgono gli eventi quartiere più importanti ed è qui che nel 2021 i partiti di centro-destra chiusero la campagna elettorale per le amministrative romane, tra mura vandalizzate nascoste agli obiettivi di cameramen e fotografi e intere aree coperte dalla parete pop-up. Adesso, stando a quanto annunciato ieri nel corso di un’inaugurazione dalla presidente del IX Municipio Teresa Maria di Salvo, tutta l’area – affidata a una Società – sarà oggetto di interventi di manutenzione straordinaria e pulizia.
LAZIO
Lazio, proposta di legge per rendere “abitabili” scantinati e garage
In Regione Lazio si è tenuta negli scorsi giorni l’audizione della X Commissione consiliare permanente “Urbanistica, politiche abitative, rifiuti” sulla Proposta di Legge n.83 del 22 settembre 2023 sul “Recupero Vani e Locali Seminterrati”. In Commissione è intervenuto anche il presidente di Legambiente Roberto Scacchi.
“Questa proposta di legge – le parole dell’interessato – è sbagliata e pericolosissima per l’ambiente e la vivibilità: rendere abitabili, garage, cantine e seminterrati è l’opposto delle necessarie politiche di adattamento del territorio davanti ai mutamenti climatici. Siamo del tutto contrari a questa proposta, perché non guarda alla messa in sicurezza delle persone dal rischio idrogeologico e all’aumento evidentissimo dei fenomeni climatici estremi ma anche perché aumenterebbe il carico fognario, con buona pace della salute di fiumi, laghi e mare, così come il numero enorme di automobili a invadere lo spazio pubblico”.
“La norma – prosegue Scacchi – sarebbe addirittura attuabile su edifici dove in passato possono essere state proposte istanze di sanatoria edilizia, cioè su edilizia potenzialmente illegittima. Se si vuole proporre una norma che aiuti la rigenerazione urbana e anche il settore edilizio, ci sono milioni di metri cubi di edifici abbandonati dove poter agire non mettendo le persone a rischio sotto i piani stradali. Se si vuole contrastare il consumo di suolo si generi un percorso legislativo con il quale ridurre fortemente le previsioni cementificatorie dei Piani Regolatori comunali, non infilando persone, turisti, studenti o fasce deboli della popolazione a vivere negli scantinati”.
LAZIO
TVA Roma, Legambiente: “Salvaguardare monumenti e salute pubblica”
Ieri in aula Giulio Cesare nell’Assemblea Capitolina c’è stata in ordine del giorno la “Situazione della Tramvia Termini-Vaticano-Aurelio”. Sull’argomento è intervenuta Legambiente, che si è rivolta ai consiglieri di Roma Capitale.
“Chiediamo al Campidoglio di spingere per la realizzazione del Tram TVA e di tutte le linee programmate – ha dichiarato Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – perché il Tram ridisegna la città, è il mezzo moderno che migliora le capacità del trasporto con efficacia ed efficienza, in grado di creare un nuovo paesaggio anche nel centro storico, dove salvaguarda i monumenti e la salute pubblica, unendo la città, a misura di persone e ambiente”.
“Invitiamo l’Aula a un chiaro segnale – ha continuato Sacchi – perché non si perda neanche un secondo per l’avvio di questo grande cantiere. La TVA sarà un salto in avanti positivo per la cura del ferro che la stragrande maggioranza di romane e romani sostengono con forza”.
Avanti con questo grande progetto – conclude Scacchi – contro il quale si schierano soltanto pochi vecchi potentati comunicativi e politici anti-ambientalisti che fanno solo il gioco delle potenti lobby del fossile e della mobilità automobilistica privata”.