Controlli (eccessivi) e coronavirus, “Io, trattata come una criminale”
La responsabile di Rec News racconta: “Mi stavo spostando per lavoro e posso confermare: la realtà ormai è uguale alle peggiori distopie. E’ una dittatura mascherata da buone intenzioni”
In questi giorni ne abbiamo viste di tutti i colori. Poliziotti che stanano pericolosi appassionati di tintarella, agenti che rincorrono runner, droni che sorvolano proprietà private che in ogni caso rischiano la requisizione. Perfino zelanti ignoranti di cosa sia la Costituzione, che in barba a ogni principio di libertà di culto irrompono in Chiesa nel corso di una funzione religiosa, con l’obiettivo di interrompere l’Eucarestia. Ma si tratta di casi isolati o c’è davvero da preoccuparsi? A sentire la responsabile di Rec News, ci troviamo di fronte al secondo caso.
“Il 20 aprile – racconta – ero in viaggio in autostrada con il mio collega e compagno. Ci stavamo spostando per esigenze lavorative. All’altezza di Frosinone, due volanti della polizia si sono piazzate dietro al mio veicolo. Una mi ha sorpassata e mi sono ritrovata “scortata” dai mezzi che procedevano a passo d’uomo per buoni trecento metri. Le due auto in pratica mi hanno chiuso dentro uno spazio circoscritto. Perché non fare dei posti di blocco al posto di un accerchiamento, manco si stesse rincorrendo un latitante? Comunque – racconta Zaira Bartucca – al cenno della paletta ho fermato l’auto. Devo dire – racconta – che i sei agenti distribuiti in due pattuglie non hanno fatto nulla per alleggerire il clima, anzi”.
“Mi hanno subito chiesto da dove venissi e dove mi stavo dirigendo, per quali motivi. Come avrei organizzato la mia giornata lavorativa e dove lavoro. Hanno dunque chiesto l’autocertificazione. Ho risposto che non ero disposta a compiere un atto illegale, perché ormai il fior fior di giuristi afferma che non si possa e non si debba autocertificare uno stato di salute, e che a commettere reato è l’agente che obbliga a tale gesto. Ho citato la Costituzione e alcune norme: mi è stato risposto che si tratta di mie opinioni, di miei pensieri. Sì – chiosa la giornalista – per Conte e gli esecutori di fatto della dittatura posta in essere, la Costituzione è cosa opinabile, interpretabile. Mi è stato detto che sarei rimasta lì finché non avessi compilato in doppia copia e consegnato il documento, di fatto non lasciandomi scelta. Pensare che gli agenti non hanno neppure saputo spiegarmi per quale motivo e in base a quale legge dello Stato dovevo adempiere a tale obbligo. Mi è parso che, come Conte, non conoscessero neppure la differenza tra Dpcm e decreto legge”.
“A quel punto – racconta Bartucca – tempestata di domande e con sei torce puntate in faccia, ho esibito su richiesta patente, libretto e carta di circolazione, mentre un altro agente tentava di perquisire la mia auto pezzo per pezzo manco fossi una spacciatrice o trasportassi organi. Ho protestato dicendo che non aveva motivo e diritto di perquisirmi, e ha smesso. Hanno allontanato da me il mio compagno impedendogli di sedersi nell’abitacolo, dunque lo hanno fatto aspettare sotto la pioggia per mezz’ora. Gli hanno domandato cosa fa, e lui ha risposto che lavora per un sito. Fa foto e scrive articoli di opinione. “Che tipo di opinioni scrivi?”, ha domandato uno degli agenti. Devo ammettere che alla domanda sono scattata e ho domandato: “Che tipo di opinioni deve scrivere? Glielo dica lei! Magari qualcosa approvata preventivamente dal premier Conte?”.
Orwell non è vicino, è già qui. “Anche se – dice la nostra responsabile – a me nel vivere in prima persona la situazione è venuta in mente un’altra distopia: Il Processo di Franz Kafka. Nel romanzo l’inconsapevole protagonista si ritrova vessato da Forze dell’Ordine e tribunali, senza neppure sapere perché. La sua colpa è il suo reato, e il suo reato è la sua colpa. Tutto qui. Noi ormai siamo i contagiati, i portatori del virus, niente di più e niente di meno. Ci hanno spogliato di tutti i diritti, e sembra che qualcuno voglia farci pagare la colpa di essere fatti di carne e ossa e di poter contrarre l’influenza a causa di un corpo troppo umano. Forse chi vuole l’iper-digitalizzazione intende distruggere anche questo”.
“Ho deciso – prosegue – che denuncerò l’accaduto, perché sei agenti hanno abusato delle loro funzioni rifiutandosi di identificarsi e perché sono stata trattata come un’appestata: “quello che tocca lei io non lo tocco”, mi è stato detto mentre cercavo di farmi aiutare per districarmi tra le decine di pagine di documenti assicurativi. Sono – ha detto Bartucca – una normale cittadina incensurata. Non ho mai commesso reati eppure sono stata trattata con estremo sospetto, come una criminale. Faccio parte di un ordine professionale che non approvo, ma nonostante questo verso annualmente nelle sue casse le tasse che devo corrispondere. L’ho fatto anche negli anni in cui ero una precaria dell’informazione. Non occupo una casa popolare rubandola a un’anziano, non mi faccio mantenere a 35 euro al giorno dallo Stato, non spaccio e pur essendo meridionale aborro la mafia e tutto quello che gli gravita intorno. Forse il problema mio e di milioni di cittadini italiani denunciati e multati è proprio questo, perché queste categorie – ha concluso – non le disturba mai nessuno”.
COVID
Verso il reintegro dei sanitari non vaccinati
“Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, a sei mesi dalla sospensione dello stato d’emergenza e in considerazione dell’andamento del contagio da Covid-19, ritiene opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa del ministero della salute.
“Pertanto anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all’adozione dei provvedimenti del caso”.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci
“Per quanto riguarda il personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale e l’annullamento delle multe previste dal dl 44/21 – fa sapere ancora il ministero della Salute – in vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione”.
COVID
Ed è subito farsa. Il governo pensa di dare la presidenza della Commissione d’inchiesta sul covid all’opposizione
Ciriani sulla Commissione d’inchiesta covid
La presidenza della Commissione d’inchiesta sul covid all’opposizione. Il governo Meloni ci sta pensando, e anzi sull’argomento si è espresso questa mattina il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. “E’ una cosa che possiamo prendere in considerazione. Questa commissione sarebbe dovuta nascere la scorsa legislatura Renzi l’aveva annunciata ma poi non se ne è fatto nulla con la campagna elettorale. Io penso che una commissione di indagine possa nascere, potrebbe anche essere che la guidi un esponente dell’opposizione, ma che la guidi un esponente dell’opposizione o maggioranza, io credo che vada fatta luce sulla gestione di fondi pubblici in maniera molto molto opaca, se c’è la commissione che indaga su questo per me è la benvenuta”.
Silenzio da parte del governo sulla campagna di vaccinazione di massa e sulle e misure liberticide
Ciriani, come già la Meloni nel corso del discorso per chiedere la Fiducia alla Camera, parla inoltre di “gestione dei fondi pubblici”. Eppure la conduzione della pandemia da parte dei governi Conte II e Draghi non è certo stata caratterizzata solo da questo, né tutto si è esaurito con la cresta sulle mascherine o con il ruolo del commissario Arcuri. Ci sono la campagna di vaccinazione di massa, i contratti con le multinazionali farmaceutiche, l’imposizione del Green Pass negli uffici pubblici (su cui FdI non ha interesse a indagare, essendo stato partito promotore del certificato verde), il lockdown quasi totale per un virus che oggi Bassetti ammette si poteva curare con l’aspirina, la caccia ai non mascherati, la discriminazione sistematica dei non vaccinati, la cancellazione del diritto al lavoro, l’utilizzo improprio delle auto-certificazioni, le chiusure evitabili delle attività commerciali. Non da ultimo, i danneggiati dai vaccini (anche in maniera permanente) e i deceduti. Su tutto questo dovrebbe fare luce una Commissione d’inchiesta parlamentare degna di questo nome, ma gli esordi – con l’idea di consegnarne la presidenza a un componente dell’opposizione o a qualche duttile renziano – non sembrano essere dei migliori.
COVID
Se ne accorgono solo ora: il covid si cura anche con dei banali anti-infiammatori
Chi, come noi, lo diceva due anni fa era un “complottista” che pubblica “fake news”. Adesso, con appena 24 mesi di ritardo, l’Istituto Mario Negri ha svelato l’arcano: il covid si cura e tanto possono fare – per approcciarsi al virus – dei banali anti-infiammatori
Chi, come noi, lo diceva due anni fa era un “complottista” che pubblica “fake news”. Adesso, con appena 24 mesi di ritardo, l’Istituto Mario Negri ha svelato l’arcano: il covid si cura e tanto possono fare – per approcciarsi al virus – dei banali anti-infiammatori. Rec News ha iniziato a parlare di cure già all’inizio del 2020, quando pubblicava i documenti di studi resi noti all’estero e intervistava medici autorevoli che purtroppo non sono stati ascoltati da chi ricopriva ruoli decisionali.
Oggi gli scienziati e i virostar come Remuzzi, che ha preso parte allo studio del Mario Negri, giungono a questa conclusione dopo decine di migliaia di persone morte senza essere state curate al manifestarsi dei sintomi, dopo che soggetti con altre malattie sono stati lasciati fuori dagli ospedali e dopo che altri sono stati abbandonati a loro stessi anche quando dovevano sottoporsi a operazioni chirurgiche.
Senza contare i vaccinati, danneggiati o morti per colpa di un siero sperimentale cui si sono affidati senza remore, nella convinzione che non esistesse alternativa: questo hanno fatto credere i governi Conte e Draghi, questo ha fatto passare la stampa mainstream.
Scrive ora Ansa:
La terapia a base di antinfiammatori (in particolare non steroidei, i Fans), avviata all’inizio dei sintomi, riduce il rischio di ospedalizzazione per Covid dell’85-90% Dopo due anni e mezzo di pandemia la comunità scientifica concorda su un punto: a uccidere i malati è l’infiammazione (o flogosi), non il virus.
Ricapitolando: due anni di privazioni, mascherine, isteria, ipocondria, allarmismi ingiustificati, corse all’hub vaccinale, bambini usati come cavie e anziani immolati per un virus che, se il sistema immunitario non fa il suo lavoro, si può curare con delle bustine di anti-infiammatorio?
Possibile che nessuno si sia accorto prima – a virus, come si sostiene, “isolato” – che principi attivi conosciuti, in genere ben tollerati e presenti in tutte le case avrebbero potuto fare in modo che si evitasse la campagna di vaccinazione di massa, cioè la sperimentazione umana di un siero di cui si saprà di più solo nel 2023? Nessuno, dunque, che risponda per la baracca emergenziale messa in piedi, che non ha avuto eguali in Europa e forse nel mondo e che – ci dicono oggi gli scienziati tra le righe – si poteva evitare?
“Covid, gli antinfiammatori riducono le ospedalizzazioni del 90%” in Corriere della Sera del 26/08/22
“Covid: con antinfiammatori riduzione del 90% dei ricoveri” – in Ansa del 26/08/22
Rec News dir. Zaira Bartucca – recnews.it
COVID
Covid, fioccano denunce e querele per Draghi e per Figliuolo
Il generale accusato di omicidio colposo, crimini contro l’Umanità, abuso di autorità, violenza privata, procurato allarme e diffusione di notizie false. Premier e governo denunciati a Messina, a Biella e nel Varesotto per sequestro di persona e per la discriminazione dei non vaccinati. La querela di ALI – Avvocati Liberi per i “delitti commessi contro la personalità dello Stato”
Fioccano denunce e querele per il presidente del Consiglio Mario Draghi e per il commissario all’Emergenza sanitaria Francesco Paolo Figliuolo. Provengono da tutta Italia e sembra si moltiplichino a ogni passo (falso), a ogni acuirsi delle restrizioni e a ogni protrarsi di provvedimenti anticostituzionali. Una bella gatta da pelare per i due, tanto che all’ex “generalissimo” prontamente è stato tolto il comando della Logistica dell’Esercito in salsa emergenziale. Il potentino che voleva “vaccinare chiunque passa“, tuttavia, continua a conservare l’incarico istituzionale all’interno del Comando Operativo di Vertice Interforze, senza rossore alcuno per il ministero della Difesa. Passando a Draghi, secondo gli osservatori mainstream dopo l’uscita di scena di Berlusconi (che avevamo anticipato e che non abbiamo mai considerato come opzione), si prospetterebbe la corsa al Colle, ma anche qui potrebbe trattarsi del solito bluff per spianare la strada al vero candidato che metterebbe tutti d’accordo. Insomma, messa da parte la politica, a restare sul tavolo sono le migliaia di pagine presentate all’attenzione delle Procure di tutta Italia, che comunque potrebbero avere ovvie ripercussioni anche sulle scelte di partiti che non intendono rimanere imbrigliati in affari giudiziari.
Il generale accusato di omicidio colposo, crimini contro l’Umanità, abuso di autorità, violenza privata, procurato allarme e diffusione di notizie false
Per quanto riguarda Figliuolo, sono pesantissime le accuse formulate dall’ingegnere Giuseppe Reda, il ricercatore dell’Unical che ha denunciato l’operato del militare alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia. Sotto la lente degli inquirenti finirà il papello di riferimenti alle misure controverse che secondo Reda ha reso colpevole Figliuolo dei reati di abuso di autorità, violenza privata, diffusione di notizie false atte a turbare l’ordine pubblico, procurato allarme, omicidio colposo, crimini contro l’umanità, violazione della Costituzione Italiana agli art. 2, 32, 54, 76, 78. Di più: Figliuolo ha ammesso candidamente di essere stato al servizio della sperimentazione umana in Italia dei preparati cosiddetti anti-covid: “Mai nella storia dell’uomo – sono le dichiarazioni gravi fatte dal militare in Piemonte alla presenza di Alberto Cirio – si è iniettato in pochissimo tempo decine di milioni di dosi di vaccini, senza saperne esattamente l’esito. Se non quello sperimentale che ha portato all’approvazione da parte della comunità scientifica”.
In fila per denunciare Draghi
A Biella, addirittura, pur di denunciare Mario Draghi e il suo operato ci si mette in fila. Nel mirino, la gestione della pandemia alla Conte, con un Dpcm dietro l’altro con il fine di introdurre una sorta di obbligo vaccinale di fatto e di estorcere la vaccinazione anche in chi – in realtà – non avrebbe voluto sottoporvisi. Una condotta che per i denuncianti avrebbe comportato la violazione dell’articolo 610 del codice penale, che recita che “chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni”. E non è vero, come riporta La Stampa, che si tratta di istanze senza futuro, perché “dal 20 non si potrà più agire in giudizio per la propria tutela personale, in quanto per potervi accedere bisognerà esibire l’infame tessera verde”: perfino il decreto del 7 gennaio – nei fatti – specifica che denuncianti, testimoni e accusati sono esentati dalla presentazione del Green Pass. A Messina, Draghi e il governo sono stati denunciati per sequestro di persona e violenza privata, per aver impedito ai siciliani – perfino a chi doveva spostarsi per necessità chirurgiche – di raggiungere la Penisola in forza dei blocchi imposti all’imbarco dei traghetti tramite l’introduzione del Green Pass. A Varese, ancora, pioggia di denunce per le discriminazioni compiute dall’esecutivo e dal premier ai danni di chi non si è voluto o potuto vaccinare, ma la lista sembra essere più lunga e alimentarsi di ora in ora.
La querela di ALI contro Draghi, Conte Speranza per i delitti commessi contro la personalità dello Stato, tra cui eversione dell’ordine democratico, cospirazione, attentato contro la Costituzione e gli organi costituzionali
C’è poi – per ultima ma non da ultima – l’azione promossa dal team di legali che si sono uniti sotto la sigla ALI – Avvocati Liberi – che ha querelato il presidente del Consiglio Mario Draghi, il suo predecessore Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza per diversi e gravi delitti “contro la personalità dello Stato”. Gli avvocati hanno presentato una querela di oltre 30 pagine, in cui si fa riferimento al reato di associazione con finalità di eversione dell’ordine democratico (articolo 270 bis c.p.), cospirazione politica mediante accordo (Art. 304 c.p.), Attentato contro la Costituzione dello Stato (Art. 283 c.p.), Attentato e atti violenti contro gli organi costituzionali e contro le Assemblee Regionali (Art. 289 c.p.), Attentato per finalità terroristiche o di eversione (Art. 280 c.p.), pubblica estorsione.
Buonasera. Sì, siamo in una dittatura, in uno stato di polizia conclamato. Democrazia sospesa. Ciò che lascia esterefatti è l’atteggiamento del presidente Conte, amante e rispettoso delle Istituzioni e Costituzione, nonché del bene comune. Affermava. O non si rende conto di ciò che sta avvenendo, messo a bollire lentamente dai suoi tecnici, o lo sa e allora tutto è perduto. Ma sul serio. Non solo inseguimenti e accerchiamenti, anche i bavagli alla libertà di esprimere pensieri e opinioni, di pubblicare interviste e articoli sono realtà distopiche conclamate. Qualche giurista dalla nostra parte c’è, penso a Ugo Mattei, o all’Avv.Mori, pensatori, professori e giornalisti pure. Ma chi li ascolta? tutti agli arresti domiciliari, come noi.
Ci hanno tolto tutto. La vita che avevamo non tornerà più. Dobbiamo ripensarci, rivedere le nostre vite fisiche in un’ottica di limitazioni e controlli, carcerazioni domiciliari imposte e vessazioni del potere. L’anteprima l’abbiamo avuta e loro hanno avuto prova che una sospensione dei diritti è possibile, terrorizzando e mettendo a cuccia un popolo intero. Abbiamo perso ciò per cui hanno combattuto i nostri nonni, ora dobbiamo riuscire a trovare, in questa realtà distopica, un altro modo di sentirci liberi. E uniti. Fintanto che la luce dei pc resterà accesa.
Buonasera Anna, grazie del tuo commento. Ci permettiamo di aggiungere che nulla è perduto finché un popolo sempre più consapevole conserva la forza di reagire e la voglia di cambiare.
Buonasera. Grazie. E’ persa una cornice di vita condivisa, quella che avevamo, fatta di diritti e libertà sanciti dalla nostra Costituzione che mai avremmo pensato potessero venire meno. Questo è un precedente pericoloso, che non credo si esaurirà né nel breve, né nel lungo periodo. Task force e app di tracciamento, ipotesi di TSO a tutta la popolazione in forma di vaccini, ce lo stanno indicando. Poi, che parte di un popolo sappia tenere alta la testa, l’attenzione vigile, il pensiero critico attivo è storia dell’uomo. Pur che questa volta la storia è inserita in una realtà più difficile da gestire, laddove con un solo atto amministrativo, senza alcun sentore, è stato messo agli arresti domiciliari un intero popolo. Lasciandolo spiazzato e basito, spaventato e senza dialogo. E quindi la “forza di reagire e la voglia di cambiare” devono bussare ancora a parecchie porte e trovare una strada comune.
non bisogna essere tristi. il castello si abbatte dai piedi non dalla testa
Propongo per il 25 aprile di mettere alle finestre la bandiera italiana con punti interrogativi sui colori verde e bianco e un paio di manette sul rosso .
cio’ che lascia esterefatti e’ che ci manca moltissimo il PRESİDENTE PERTİNİ
PERTİNİ
Articoli perfetto. Complimenti rispecchia lo stato di estrema confusione in cui versa la nostra povera Italia