Seguici
FIR e risparmiatori danneggiati, qualcuno batta un colpo | Rec News dir. Zaira Bartucca FIR e risparmiatori danneggiati, qualcuno batta un colpo | Rec News dir. Zaira Bartucca

RN WALL

Qualcuno batta un colpo per i risparmiatori danneggiati

di Barbara Guidolin ed Enrico Cappelletti*

© Rec News -

del

Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, qualcuno batta un colpo. Dall’8 luglio scorso le associazioni interessate denunciamo ritardi nella gestione del portale per IBAN FIR, evidenziando l’insufficienza dei tempi concessi agli aventi diritto per adempiere a quanto richiesto dalla normativa ovvero della comunicazione del cambio di IBAN a pena esclusione. E’ in gioco la redistribuzione dei 540 milioni residui.

I risparmiatori incontrano difficoltà e pesanti rischi di esclusione, come la barriera del cambio IBAN al 31 luglio ma con il portale telematico attivato solo dal 13 luglio. Nessuno sembra avere considerato il digital devide che nel nostro Paese è ancora elevato. Il recente emendamento modificato potrebbe escludere gran parte dei risparmiatori dal nuovo riparto oltre la grave tagliola di circa 200 milioni della dotazione del fondo e dalla distribuzione.

E’ elevato il rischio perdita del diritto all’incremento dell’indennizzo, con conseguente insufficiente redistribuzione dei fondi FIR. La Presidente Meloni che in campagna elettorale si era impegnata per dare ai risparmiatori tutto quanto era stato loro assegnato dal governo Conte, batta ora un colpo, la scadenza infatti incombe.

Continua a leggere
Commenta per primo
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti

RN WALL

Sulla soppressione della Chiesa Ortodossa Ucraina

di Mons. Filippo Ortenzi*

© Rec News -

del

Sulla soppressione della Chiesa Ortodossa Ucraina | Rec News dir. Zaira Bartucca

La Chiesa Ortodossa Italiana ha appreso con dolore la delibera della Duma ucraina di mettere fuorilegge la Chiesa Ortodossa Ucraina, nonostante questa abbia rotto formalmente il legame che la univa al Patriarcato di Mosca, le cui origine sono comuni e risalgono al 980 quando il principe della Rus’ di Kiev (di origine variaga) Vladimir I il Santo, dopo aver ricevuto il battesimo a Cherson (in Crimea) e preso il nome cristiano di Basilio tornato a Kiev promosse il battesimo di massa degli abitanti nelle acque del Dnepr.

Quella tra Russia e Ucraina è una guerra fratricida tra popoli ortodossi che, come ha affermato il Metropolita ortodosso ucraino Onufrij: i popoli russo e ucraino provengono dalla fonte battesimale del Dnepr e una guerra tra loro è una ripetizione del peccato di Caino, che uccise il suo stesso fratello. Una tale guerra non può essere giustificata né da Dio né dal popolo. Non si può cancellare la storia con un colpo di spugna oppure con una legge.

Questo provvedimento, sebbene possa essere visto come una mossa strategica da parte del governo di Kiev, porterà inevitabilmente ancora più rabbia e divisioni in quei territori già provati dalla guerra. La fede e la spiritualità non sono aspetti che possono essere facilmente rimossi o regolamentati. Esse fanno parte dell’anima di un popolo e rappresentano un legame profondo con la propria storia e cultura.

La soppressione di una Chiesa, che neppure Stalin pur perseguitandola aspramente non si azzardò mai a sopprimere (nonostante ben 50.000 ucraini avessero militato nelle SS naziste e oltre 250.000 in altre formazioni militari e gruppi anticomunisti), che nel 2014 rappresentava il 64,6% della popolazione ucraina, con 34 diocesi (eparchie) e oltre 6.000 tra parrocchie e monasteri non può che suscitare lo sdegno di tutti coloro che reputano la libertà religiosa come uno dei diritti fondamentali dell’uomo.

Non si può cancellare per legge una parte significativa della storia e dell’identità spirituale di milioni di fedeli, con la conseguenza di accendere ulteriormente le micce in un’area già duramente colpita dal conflitto. La nostra Chiesa chiede al Governo italiano di intervenire presso le autorità ucraine in difesa della libertà religiosa del popolo ucraino, ricordando che l’Ucraina il 28 febbraio 2022 ha fatto domanda di adesione alla Comunità Europea e dal 14 dicembre 2023 ha iniziato le trattative per entrare a farne parte.

Si ricorda che per aderire all’Unione occorre riconoscersi nella Carta dei diritti fondamentali della stessa che, all’articolo 10 riconosce a tutti il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto comprende la libertà di professare o anche di cambiare religione o credo, nel culto, nell’insegnamento, nella pratica e nell’osservanza. Tale diritto alla libertà di culto è un principio fondamentale che non dovrebbe mai essere compromesso, neanche in tempi di crisi.

La nostra Chiesa, pur comprendendo le ragioni di sicurezza nazionale e di sovranità che possono spingere a misure drastiche, ritiene che la pace e la riconciliazione debbano sempre essere ricercate attraverso il dialogo e il rispetto reciproco e tale decisione non farà che rafforzare ulteriormente le divisioni, alimentando sentimenti di ingiustizia e persecuzione tra i fedeli.

*Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana

Continua a leggere

ARTE & CULTURA

I segreti del Gotico

di Paolo Battaglia La Terra Borgese*

© Rec News -

del

I segreti del Gotico | Rec News dir. Zaira Bartucca

Visitare una cattedrale o un edificio ed essere in grado di distinguerne l’epoca richiede almeno una sommaria conoscenza dei caratteri architettonici delle varie epoche e, principalmente per l’inesperto, il sapere dove posare l’occhio per individuare tali caratteristiche.

Allora, se visitiamo una chiesa, gettiamo anzitutto un’occhiata alla parte esterna, osservandone la facciata, le finestre, i portali e i contrafforti, gli archi rampanti, i campanili, fissando la nostra attenzione alle loro caratteristiche; entreremo poi nell’interno, dove osserveremo la pianta della costruzione, le colonne, i capitelli, le volte, gli archi, cercando di captarne i principali particolari costruttivi; diciamo i principali particolari costruttivi poiché, va detto subito ed è importante, non dobbiamo pretendere di voler determinare l’epoca esatta di un’opera d’architettura basandoci esclusivamente sui caratteri stilistici che abbiamo sotto gli occhi.

Le chiese, specialmente, non sono state di solito costruite in “una sola stagione” e di frequente vi si trovano mescolati e gli stili di varie epoche e i vari sistemi costruttivi. Quanti soffitti e quante facciate, per esempio, sono stati rifatti per cause diverse ed eseguiti in epoche posteriori senza preoccuparsi di rispettare la struttura originaria!

Dopo aver cercato di individuare l’epoca del monumento che visitiamo cominceremo a meglio comprenderne la possanza dell’insieme e la bellezza dei particolari e, nella nostra pochezza, saremo più preparati e meno intimiditi di fronte alla creazione d’arte che ci dà tanta emozione.

Contrariamente alla credenza popolare che lo vuole tipica espressione dell’arte tedesca (anche il Vasari la chiama, impropriamente, “tedesca”), questo stile nacque in Francia e di là si diffuse in tutta l’Europa.

Si potrebbe dire che le nuove aspirazioni ed il raffinarsi della civiltà artistica, il senso religioso ancor più legato alle cerimonie del culto ed il desiderio, forse, di esprimere il misticismo in una sinfonia di linee lanciate verso l’alto con l’arco a sesto acuto che sembra voler ripetere il gesto delle mani congiunte nell’atto di pregare, siano stati il lievito che ha contribuito allo sviluppo del passaggio dalle forme romaniche al Gotico. Inoltre, rispetto al Romanico pesante e massiccio, perché rispondente a regole costruttive empiriche, il gotico si basa sul calcolo matematico, adottando le prime regole della statica; regole che saranno poi approfondite nel Rinascimento, dominato dal sommo Michelangelo, che all’austerità ed alla forza unirà forme leggiadre ed eleganti.

Caratteristico del Gotico è l’uso diffusissimo dell’arco a doppio centro, a sesto acuto, e lo slanciarsi verso l’alto delle strutture del fabbricato.

I contrafforti che prima erano quasi dissimulati poiché inderogabile necessità costruttiva, diventano, nel Gotico, parte integrante della decorazione, legano l’edificio come in una armatura che pare voglia fare individuare i punti dove è concentrato il gioco tra il peso e il sostegno.

L’arco a sesto acuto, lanciandosi verso l’alto, richiede che i piedritti sui quali appoggia siano ravvicinati e perciò le colonne si moltiplicano. Le finestre aumentano di numero e illuminano maggiormente gli interni.

I pilastri sono dei veri fasci di colonne verso le quali vanno a terminare i costoloni e i sottoarchi.

I capitelli finiscono per essere delle specie di nicchie dove sono solitamente posate delle statue.

La decorazione è ricca, esuberante di statue e di fregi di ogni dimensione con soggetti estremamente vari. La pianta, nell’architettura chiesastica, è quella basilicale dove però le campate crescendo di numero – per una necessità di una più fitta serie di pilastri – diventano spesso rettangolari con il lato più lungo volto verso la larghezza della navata centrale. L’abside è sostenuta dal coro poligonale circondato da cappelle e la cripta quasi sempre è sparita.

La tipica copertura è formata dalla volta a crociera. I campanili hanno una base quadrata, ma spesso più in alto sono ottagoni.

L’Arte Gotica è originaria della fine del XII secolo ed ha avuto il suo massimo splendore nel secolo XIV. Le varie forme di Gotico si raggruppano normalmente in gotico francese, tedesco, italiano, inglese e spagnolo. Ma mentre il Gotico francese e tedesco hanno tra loro una affinità dovuta alla priorità di adozione di questo stile, il Gotico italiano rifiuta, si può dire, gli elementi decorativi stranieri e finisce col diventare un gotico a sé, con caratteristiche rispecchianti il gusto latino (S. Maria del Fiore ne è un tipico esempio). In Italia solo il Duomo di Milano si può dire rispettoso delle più pure regole costruttive e decorative del Gotico francese e tedesco. Altra caratteristica del Gotico italiano è la pittura murale che Giotto introdusse abolendo in parte le superfici a grandi vetrate che avevano tolto lo spazio necessario alla pittura.

È necessario citare fra gli esempi tipici di arte gotica in Italia, veri incomparabili gioielli (oltre alla già citata S. Maria in Fiore ed il Duomo di Milano), la Cattedrale di Orvieto, la Chiesa di S. Francesco in Assisi, S. Petronio di Bologna, il Duomo di Siena, per tacere di numerose altre chiese.

Continua a leggere

RN WALL

A Mestre un altro decesso sul lavoro. Una mattanza che deve terminare

di Sergio Improta*

© Rec News -

del

Morti bianche "strage del nuovo millennio, ora più tutele per i lavoratori" | Rec News dir. Zaira Bartucca

La mattanza degli infortuni e morti sul lavoro purtroppo non conosce sosta. Oggi a Mestre un tecnico manutentore è caduto dal tetto del teatro Momo, perdendo la vita a 45 anni.

La sicurezza sul luogo di lavoro è un imperativo assoluto che non può essere trascurato in nessuna circostanza. È fondamentale che tutte le parti coinvolte nel settore edile, dalle imprese agli enti di vigilanza, fino alle istituzioni pubbliche, assumano la massima responsabilità per garantire un ambiente lavorativo sicuro e protetto per tutti i lavoratori e le lavoratrici.

Il diritto di lavorare in condizioni di sicurezza è sacrosanto per ogni individuo impiegato, e come sindacato continueremo a lottare per il rispetto di questo principio in ogni cantiere e in ogni settore lavorativo, anche nella nostra Regione Veneto.

L’Osservatorio Vega, fino a pochi giorni fa, rilevava 4 decessi rilevati nel primo bimestre del 2024 (contro i 12 del 2023). Sempre secondo Vega le vittime hanno perso la vita in occasione di lavoro nelle province di: Verona, Padova, Belluno e Treviso.

Insieme, anche qui in Veneto, dobbiamo impegnarci al massimo per assicurare che nessun’altra vita venga tragicamente persa in incidenti sul lavoro.

Continua a leggere

RN WALL

Salute mentale, un ciclo di eventi per dire no alla coercizione

di CCDU*

© Rec News -

del

di

Salute mentale, un ciclo di eventi per dire no alla coercizione

Con il patrocinio del Comune, torna a Firenze, nella storica sede dell’Auditorium del Duomo  la mostra del CCDU; Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, un’organizzazione di volontariato che esercita vigilanza nel campo della salute mentale. Con l’occasione, si terrà anche una marcia pacifica, con partenza e arrivo in Piazza Santa Maria Novella passando per il centro della città per protestare contro gli abusi psichiatrici. e la presentazione di due libri nell’ambito della mostra.

Cambiare tutto per non cambiare niente

Negli anni ’70 le idee innovatrici di Franco Basaglia diedero vita a un moto di riforma, ma la legge che avrebbe dovuto implementarla trasferì le competenze dai manicomi agli ospedali senza però superare la logica manicomiale fatta di trattamenti coatti, contenzione, minacce, sbarre, sedazione prolungata e privazione dei più fondamentali diritti umani. In un’intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” lo stesso Basaglia ribadì la sua contrarietà al TSO e profetizzò “il pericolo di reparti speciali e del perpetuarsi di una visione segregante ed emarginante.”

Anche il lavoro del medico fiorentino Giorgio Antonucci, che nel manicomio di Imola sperimentò con successo metodi non psichiatrici e non violenti per trattare il disagio mentale (niente ricovero coatto, niente contenzione, niente psicofarmaci), fu ostacolato, e presto dimenticato: oggi l’Italia è clamorosamente inadempiente rispetto alle raccomandazioni ONU e OMS per una psichiatria non coercitiva e rispettosa dei diritti umani.

Oltre il manicomio

Significativa dunque la scelta degli organizzatori d’intitolare la mostra “Oltre il Manicomio – Psichiatria e Diritti Umani”. Questa iniziativa culturale esplora non solo la storia passata della psichiatria, passando per i lager nazisti e i gulag sovietici, con pannelli dedicati a lobotomia, elettroshock e psicofarmaci fino alle moderne tendenze dettate dall’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani e dall’OMS per una salute mentale che rinunci a coercizione e sedazione infinita e adotti un’ottica socioterapeutica improntata al rispetto dei diritti umani.

Quest’anno la mostra è stata migliorata con l’integrazione di una rassegna fotografica in 15 totem raffiguranti la situazione nei cosiddetti residui manicomiali; le strutture rimaste aperte dopo la riforma dal 1978 e chiuse solo una ventina di anni dopo in seguito alla diffusione di queste foto su giornali e reti televisive nazionali.

Eventi speciali nell’ambito della mostra “Oltre il manicomio”

·        5 aprile, ore 17:00: inaugurazione della mostra con la partecipazione di ospiti rappresentativi

·        6 aprile, ore 16:00: marcia di protesta per il congresso della SIRS e consegna di una lettera aperta con cui il CCDU chiede alla SIRS di agire immediatamente per implementare le raccomandazioni ONU/OMS. Partenza e arrivo in Piazza Santa Maria Novella.

·        7 aprile, ore 17:00: presentazione del libro Patogenesi Psichiatrica di Giulio Murero. Il medico Giulio Murero presenta un suo lavoro di critica alle basi stesse della psichiatria organicista

·        8 aprile, ore 17: presentazione del libro “Oltre il manicomio”. Il medico e Presidente Onorario del CCDU presenta un recupero storico delle foto scattate nella prima metà degli anni 90 durate le ispezioni a sorpresa eseguite dal CCDU nei residui manicomiali, foto che fanno parte dei 15 totem aggiunti alla mostra

Continua a leggere
img

Ora di tendenza

© 2018-2023 Rec News - Lontani dal Mainstream. Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione (ROC) n. 31911. Copyright WEB121116. Direttore Zaira Bartucca, P.IVA 03645570791 - Testata online con ricavi inferiori ai 100.000 euro esente da registrazione in Tribunale (Decreto Editoria n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012). Vietata la riproduzione anche parziale

error: Vietata ogni tipo di copia e di riproduzione